Certificazioni e qualità

Diadema è un’azienda che nella sua mission pone al primo posto l’etica e la rigorosità delle sue attività scientifiche, sia di ricerca che d’informazione.


certificazioni


Diadema PMI innovativa



Dal 2021 Diadema è certificata come PMI innovativa. Tale certificato, conferito delle autorità italiane, consente all’azienda di avere degli importanti vantaggi fiscali sugli investimenti in Ricerca e sviluppo così come per gli investitori nell’azienda. Questa certificazione sottolinea in misura chiara l’innovatività e il valore dei prodotti e dei brevetti di Diadema.

Introdotte nel 2015 con l’art. 4 del DL 3/2015, sulla scia della normativa riferita alle startup innovative, le PMI innovative rappresentano un importante nucleo di imprese che contribuiscono allo sviluppo innovativo del Paese. Queste, costituiscono il secondo stadio evolutivo delle startup innovative cd. mature e pronte alla fase di crescita consolidata.
Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status speciale tramite autocertificazione del legale rappresentante e godere delle agevolazioni dedicate registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio sul territorio nazionale.



Certificato di qualità ISO 9001



Oltre a questa certificazione Diadema si è dotata delle certificazioni di qualità ISO 9001

Le norme della serie ISO 9000 sono state definite dall'International Organization for Standardization per delineare i requisiti per i sistemi di gestione della qualità all’interno delle aziende. Si tratta di norme generali e flessibili, applicabili ai processi e settori aziendali più svariati.
La ISO 9001 è lo standard più conosciuto e utilizzato per i sistemi di gestione della qualità di tutto il mondo: infatti più di un milione di aziende sono oggi certificate secondo questa norma in 170 Paesi diversi. È un certificato o come si dice un "marchio" il cui possesso dimostra che le attività dell’impresa rispecchiano i requisiti minimi della norma ISO 9001; in tal modo il cliente finale può aver piena fiducia sul fatto che i servizi e i prodotti immessi sul mercato corrispondano a determinate specifiche e che tutte le fasi relative alla loro realizzazione siano ripercorribili e verificabili.
La ISO 9001 è infatti una normativa volta al miglioramento continuo e costante dell’azienda, con obiettivo l’ottimizzazione della struttura organizzativa. Si tratta di una scelta strategica per le imprese che vogliono incrementare la qualità della propria produzione, ottimizzare i costi, diventare più efficienti nei confronti del mercato e dei clienti.



Certificato di qualità GMP



La Certificazione GMP – Norme di Buona Fabbricazione (Good Manufacturing Practices) detta ed indica le condizioni operative, le linee guida ed i relativi requisiti necessari al fine di per garantire la sicurezza, la qualità, la ripetibilità e l’igiene in tutta la catena di produzione.
Il fine ultimo è la tutela del cliente, dunque la sicurezza del bene prodotto.
Per ottenere la Certificazione GMP, l’azienda deve mettere in pratica una serie di procedure specifiche e soddisfare una serie di requisiti, quali:
- la definizione e l’organizzazione delle strutture destinate;
- manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature utilizzate all’interno dell’azienda;
- stoccaggio e corretto smaltimento dei rifiuti;
- trasparenza nei sistemi di tracciabilità;
- pulizia utensili ed attrezzature.
Gli aspetti principali dello schema di riferimento per la Certificazione GMP – Norme di Buona Fabbricazione (Good Manufacturing Practices) sono:
- Maggiore attenzione sulla valutazione dei rischi nell’utilizzo dei fornitori;
- Misura della soddisfazione delle parti interessate in relazioni all’ambito di riferimento;
- Valutazione dei rapporti di prova dei dispositivi;
- Misure atte a contrastare la contraffazione dei prodotti;
- Sistema di miglioramento continuo delle performance.



Certificato di qualità GACP



La Certificazione GACP (“Buone pratiche di coltivazione e di raccolta delle piante medicinali”) è il riferimento normativo relativo alle indicazioni tecniche generali necessarie per ottenere materiali vegetali medicinali di buona qualità per la produzione sostenibile, sicura e appropriata di fitofarmaci.

Gli standard dettati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) forniscono descrizioni dettagliate delle tecniche e delle misure richieste per un’appropriata coltivazione e raccolta delle piante medicinali e per la raccolta e la registrazione dei dati e delle informazioni relative alle operazioni eseguite.

La sicurezza e la qualità delle materie prime derivate dalle piante medicinali e dai prodotti finiti dipendono da fattori interni alla pianta medicinale (genetici) e esterni ad essa (ambiente, procedure, lavorazioni, trasporto, conservazione).

Pertanto il rispetto di rigorose procedure e il controllo qualità delle stesse, ha un’influenza diretta su sicurezza ed efficacia dei prodotti medicinali vegetali risultanti. Le pratiche costituiscono solo il primo passaggio per la garanzia della qualità, dal quale sicurezza ed efficacia dei prodotti dipendono.

Le GACP rappresentano il requisito standard riconosciuto per considerare la sostanza naturale prodotta (in gergo farmaceutico definita “droga”), idonea ad entrare nelle fasi produttive del settore farmaceutico e per ottenere la qualifica come fornitore accreditato.

L’allineamento agli standard riferiti dalla norma, “Good Agricoltural and Collecting Practices”, aggiunge verso l’azienda produttrice:
- Credibilità, affidabilità, trasparenza verso il mercato esterno;
- Miglioramento continuo delle performance e possibilità di riduzione dei costi;
- Soddisfacimento dei requisiti richiesti dal mercato ed agevolazione dell’esportazione;
- Garanzia di qualità, sicurezza, e rafforzamento dell’immagine aziendale.



Certificato di adesione al modello 231


Diadema ha dotato la propria organizzazione interna di un modello di etica, comportamento e certificazione che verifica la piena adesione dell’azienda ai dettami della legge 231, legge che disciplina la trasparenza nei rapporti fra aziende private e pubblica amministrazione.
Il D.Lgs. 231/01 ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità delle società per i reati commessi da amministratori, manager, dipendenti, partner o collaboratori.

Modello-Organizzativo-231

La responsabilità è prevista a carico delle società ogni volta che un reato sia commesso da propri collaboratori nell’interesse o a vantaggio della stessa. Non è necessario aver conseguito un “vantaggio” concreto, ma è sufficiente che vi sia “l’interesse” dell’azienda ad un potenziale vantaggio derivante dalla commissione del reato.

Rientrano nelle tipologie di reato previste per l’applicazione del decreto le violazioni delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro ed i reati ambientali.

Prescindendo dall’aspetto strettamente giuridico-sanzionatorio, l’adozione di un Modello Organizzativo che renda le procedure interne più trasparenti, oltre a garantire l’esenzione dalla responsabilità amministrativa, costituisce un’occasione di crescita e sviluppo per le imprese, migliorando la loro immagine pubblica e riducendo i costi di transazione derivanti da eventuali azioni legali e da processi di contrattazione.

Vantaggi del Modello Organizzativo 231 (per le aziende e per gli amministratori):
- L’opportunità di gestire un’azienda consapevole e riconsegnare in pieno le redini dell’azienda al C.d.A. per la gestione del personale dipendente;
- L’opportunità di ripristinare la responsabilità nei limiti delle società di capitali, e di non assumersi le responsabilità di atti arbitrari dei dipendenti in caso di ditte individuali o società di persone;
- La soluzione per evitare reati effettuati con dolo da dipendenti anche ai danni della stessa società;
- La salvaguardia del patrimonio aziendale e del patrimonio personale degli amministratori, rendendo esimenti l’azienda in casi di reati tra i quali anche omicidio colposo per infortuni sul lavoro, truffa, evasione, corruzione ed altri;
- La possibilità per gli amministratori di non essere chiamati in causa personalmente con il proprio patrimonio per malagestione;
- L’opportunità di riorganizzare in maniera semplice la struttura aziendale, per rispondere meglio alle attuali esigenze, ma articolare e tracciare i processi operativi e autorizzativi nelle aree di maggior rischio.